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Buongiorno! Con questo articolo volevo solo ricordarvi che voi siete la cosa più bella che avete, e che dovete amarvi per poter amare gli altri. (PS: se amate già la persona che siete: complimenti! Ce l’avete fatta! E cercate di aiutare chi non ce la fa!) Siamo tutti per il 98% (circa) uguali. È sempre ...continua a leggere "Inizia ad amare, inizia da te!"

Buongiorno! Con questo articolo volevo solo ricordarvi che voi siete la cosa più bella che avete, e che dovete amarvi per poter amare gli altri. (PS: se amate già la persona che siete: complimenti! Ce l’avete fatta! E cercate di aiutare chi non ce la fa!)

Siamo tutti per il 98% (circa) uguali. È sempre quel 2% a fare la differenza. Perciò tutti dobbiamo amare almeno quel 2% di noi che ci rende diversi.

Iniziate a cercare le vostre particolarità e i vostri pregi. Poi trovate qualcosa in cui siete bravi e qualcosa in cui non lo siete. Affinate la cosa che vi viene bene e allenate cosa no. Trovate le parti del vostro aspetto che amate e cosa no. Amatele entrambe, perché è la combinazione di quelle due a rendervi così fantastici.

Cercate le vostre vulnerabilità e insicurezze e non vergognatevene, oppure trasformatele in punti di forza.

Trovate quella maniglia a cui si aggrappano le persone quando hanno bisogno e offritela a tutti.

Ora che hai fatto queste cose, prenditi un giorno solo per te e raccontati tutto ciò che hai sempre avuto paura di dire a causa del possibile giudizio degli altri.

Ora puoi amare te stesso❤️.

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Testo Girotondo Intorno Al Mondo

Se tutte le ragazze

Le ragazze del mondo

Si dessero la mano

Si dessero la mano

Allora ci sarebbe un girotondo

Intorno al mondo

E se tutti i ragazzi

I ragazzi del mondo

Volessero una volta

Diventare marinai

Allora si farebbe un grande ponte

Con tante barche

Intorno al mare

E se tutta la gente

Si desse una mano

Se il mondo finalmente

Si desse una mano

Allora ci sarebbe un girotondo

Intorno al mondo

Intorno al mondo


Questa è una canzone che ascoltavo da piccola, ma oggi, riascoltandola, ho notato che le sue parole sono molto significative, perché dice che se, per una volta, tutti noi provassimo a fare qualcosa insieme, come darci la mano, e poi, finalmente, capiremmo che è belo fare la cosa giusta!

Io non ci sono mai riuscita a convincere qualcuno a fare protesta per la pace con me, perché tutti hanno un po' di paura e io, da sola, ce ne ho un po', ma devo imparare, no, dobbiamo imparare a capire che cosa è corretto e cosa no!

Viva la pace e la musica!

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C'era una volta un paese dove c'era solo guerra e nient'altro.

C'era anche un bambino che voleva sapere il perché di questa guerra, quando lo domandava gli rispondevano:- Siamo sfortunati, ecco perché!- dicevano.

Lui però non ci credeva, così andò dalla persona più saggia che conosceva: la Nonna.

La casa della nonna era fuori dal villaggio, per arrivarci si doveva attraversare una strada arida e brulla, dove sembrava non ci passasse mai nessuno, ma in un certo senso era così: i commercianti prendevano sempre la strada lunga, perché era più sicura.

La capanna era piccola e non aveva la porta come le altre, ma un telo, che un tempo doveva essere stato bianco; il bimbo prima di entrare chiese permesso e una voce accogliente e "vissuta" gli disse di entrare, l'interno aveva le tende tirate, che non facevano penetrare luce, e c'era una poltrona, un fuoco spento e letto di foglie. La nonna disse: - Buongiorno Luciole.

-Salve, nonna.- e nel dirlo il bimbo aprì le tende.

-Qual buon vento ti porta a me?

- Vento di curiosità. Nonna, perché ci sono povertà e guerra?

-Bimbo mio, un tempo, quando io ero piccola, qui c'era una pianura, con fiumi, pieni d'acqua potabile, campi pieni di piante rigogliose...c'era pace!

-Cos'è la PACE?

-È quando animali, piante, uomini e spiriti sono in armonia.

- Vai avanti.

-Eravamo guidati da un re bravo, giusto e comprensivo: Eadala*. Egli aveva una moglie, Aljamal*, e un sei figli, il primo era Makar* . Quando il re morì, salì al trono Makar.

Egli non aveva le buone intenzioni del padre, così combinò guai e chi non obbediva alle sue prepotenze veniva ucciso; lui causò anche diverse guerre non si rendeva conto di ciò che stava facendo al popolo e, come se non bastasse, insegnò ai suoi figli questi metodi, che lo fecero a loro volta con i loro e via dicendo.

-Ma...non si può rimediare?

-Ormai è tardi, mia piccola lucciola- sospirò la nonna.

-Però tu...

-Sì, lo so- lo interruppe la nonna -Io ti ho insegnato a non arrendersi mai, ma ora è tardi, troppo tardi!

-No!- urlò Luciole e, nel dir quello uscì correndo. Mentre correva piangeva e continuava a pensare:- Non è vero!

Arrivò a casa alle 19:00 e si rallegrò nel vedere che lì niente e nessuno era cambiato: il tavolo era al suo posto, il caminetto sempre pulito il divano era sempre azzurro e il mobile del cibo sempre lì, poi attraversò la tenda, che faceva da divisorio e vide che la branda di Joie* era affianco alla sua e la branda della mamma attaccata a .... dov'era la branda del papà ?? Corse nella cucina e anche lì non c'era la sedia del papà! Proprio in quel momento tornò la mamma con Joie a fianco, Luciole chiese dov'erano finite le cose del papà e la madre lo prese in braccio e disse: -Tesoro, il papà è morto 3 anni fa. Ricordi?

-No, non è vero! Cosa è successo alla branda e alla sedia di papà?!- gridò il bimbo

-Amore, le abbiamo vendute per comprare un telefono e del cibo.

Luciole si aggrappò alla madre che lo mise nel suo letto; da lì il bimbo sentiva ciò che stava dicendo la mamma alla sorella:

-Joie, tu sei grande, hai 15 anni, mentre tuo fratello ne ha 6 ed è un po' sensibile e si caccerà nei guai, perciò quando non ci sono badagli. Ok?

-Sì, te lo prometto, non possiamo perdere pure lui.

A cena il bimbo non mangiò, la madre andò vicino a lui e gli chiese cosa le avesse detto la nonna e Luciole le raccontò tutto, alla fine del racconto lei disse:

-Tu hai ragione, si può ancora fare qualcosa.

- Ma, perché allora non lo fanno quel qualcosa?

-Non lo so, amore mio. Dormi ora, è tardi. - così concluse lei.

La mattina Luciole non doveva andare a scuola, era sabato, andò a cercare il vecchio carretto che gli avevano regalato a 4 anni, lo trovò, un po' scassato, ma lo prese comunque e, con i pennarelli di scuola, ci scrisse sopra:PACE☮️! Poi lo portò dentro al cortile comune e ci salì sopra, lì sognò di volare sopra a tutto e fermare la guerra... d'improvviso la mamma gli toccò la spalla e il bimbo si girò e le racconto la sua avventura, la madre alla fine disse:

-Davvero? Pensa se tu potessi farlo veramente!

Da quel momento Luciole pensò tutta la giornata a quella frase pronunciata da sua mamma.

Alla fine del giorno giunse a una conclusione: avrebbe scritto una lettera ai capi dell'esercito e al presidente!

Lo annunciò alla sorella e alla madre, che dissero:

-Le lettere costano. Solo per te ti daremo dei soldi. Intesi?

-Certo!- esultò il piccolo.

Il giorno seguente si mise sul tavolo e cominciò a scrivere:

Caro Presidente, il mio nome è Luciole.

Io ho un desiderio: la PACE!

Volevo chiederle se può far smettere questa guerra tremenda,

che sta rovinando tutto quel che ci circonda!

Ha mai pensato di risolvere le trattative in modo civile,

senza togliere vite e case a qualcuno che non vi ha mai fatto niente?

Vostro

Luciole.

E scrisse uguale anche per i capi d'esercito.

Le imbucò e aspettò...

Non ricevette mai una risposta e iniziò a spandere volantini, soldi suoi, a cercare fondi e a fare manifestazioni.

Cosa puoi fare per promuovere la pace nel mondo? Vai a casa e ama la tua famiglia.

Madre Teresa di Calcutta

La pace è un sogno, può diventare realtà.... Ma per costruirla bisogna essere capaci di sognare.

Nelson Mandela

Non c'è via per la pace, la pace è la via.

Thic Nhat Hanh.

Cari presidenti, re, regine, umani e non adesso ascoltatemi bene: ho la soluzione al problema GUERRA.

Ho pensato se, tutti noi, diventiamo "HIPPIE", cioè pacifisti nessuno penserà ne produrrà guerra, perché se il capo (pacifista) non ordina ai soldati (pacifisti) di combattere la guerra fa POUF!

Quindi chiedo a chi leggerà questo post di diventare pacifista e convincere gli amici, che convincono gli amici, ecc.